La rendita catastale rappresenta un concetto imprescindibile nel mondo immobiliare, in quanto è strettamente correlato al calcolo delle tasse per il possesso di un immobile e ad altri fattori riguardanti le proprietà immobiliari.
Chi possiede una casa, infatti, può trovarsi ad avere a che fare con questo termine molto spesso, pertanto è di fondamentale importanza conoscerne nel dettaglio le specifiche e il funzionamento, per poter interpretare correttamente il dato numerico che la rappresenta e comprendere a cosa può servire.
Inoltre, nel caso di transazioni immobiliari, è essenziale conoscere la rendita catastale dell’abitazione che si intende acquistare, al fine di prevedere le imposte da pagare in futuro. In questo articolo, esploreremo tutti gli aspetti della rendita catastale di un immobile, per fornire una panoramica completa e dettagliata su questo tema.
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A cosa serve la rendita catastale?
La rendita catastale è un valore fiscale di fondamentale importanza per le proprietà immobiliari in Italia, in quanto viene utilizzata per diversi aspetti, tra cui:
- Il calcolo delle tasse sulla casa e sul possesso di immobili, come l’IMU e la TASI, basate sulla rendita catastale.
- La determinazione e il calcolo del valore catastale dell’immobile, utilizzato per calcolare le imposte su successioni, donazioni, imposte catastale e ipotecaria.
- Il valore dell’immobile ai fini dell’imposizione diretta e del pagamento dell’IMU.
- La determinazione del valore erariale dell’immobile e della sua redditività in termini erariali, utilizzati per determinare le tasse e le imposte applicabili.
In sostanza, la rendita catastale rappresenta un indicatore fiscale importante per le proprietà immobiliari, in quanto consente di determinare il valore dell’immobile e di calcolare le imposte a cui il proprietario dell’immobile è tenuto a pagare. Senza la rendita catastale, sarebbe difficile determinare il valore fiscale delle proprietà immobiliari e calcolare le imposte applicabili.
Come calcolare la rendita catastale di un immobile?
La rendita catastale di un’unità immobiliare viene calcolata moltiplicando la consistenza dell’immobile per il valore stabilito dalle tariffe di estimo. La consistenza dell’immobile può essere espressa in vani catastali , metri quadri o metri cubi, mentre il valore numerico è determinato dall’Agenzia delle Entrate del Territorio e può variare in base alla zona geografica e alla destinazione d’uso dell’immobile. In linea generale, il calcolo della rendita catastale è basato sulla dimensione dell’immobile e sulle tariffe di estimo per la maggior parte delle unità immobiliari. In questo modo, si ottiene un valore fiscale che viene utilizzato per diversi scopi, tra cui il calcolo delle imposte sulla proprietà immobiliare.
In sintesi, il calcolo della rendita catastale per la maggior parte delle tipologie di immobili si basa sui seguenti elementi:
- La dimensione dell’immobile, espressa in metri cubi, metri quadri o vani catastali.
- Il valore numerico specifico, determinato dall’Agenzia delle Entrate e del Territorio, in base alla zona geografica e alla destinazione d’uso dell’immobile.
- Le tabelle di estimo dell’Agenzia delle Entrate, che riportano i valori numerici specifici per le diverse zone geografiche e categorie catastali.
Come visionare la rendita catastale di una casa
Per conoscere la rendita catastale di un immobile, è possibile consultare la visura catastale relativa, che contiene numerosi dati, tra cui il valore della rendita. Questo numero può essere utile per determinare le imposte da pagare e per valutare il valore dell’immobile in questione. Inoltre, l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione dei servizi online per calcolare e visionare le rendite catastali dei propri immobili e molti siti specializzati offrono questo servizio, sia gratuitamente che a pagamento.
Affinché la documentazione catastale sia verificata e i controlli garantiti, può essere utile affidarsi a un professionista che possa rilevare eventuali abusi edilizi e irregolarità. Da questo punto di vista Il Gruppo Il Sestante Immobiliare offre molti servizi tra cui anche quello di controllo della documentazione catastale tramite consulenza e assistenza competente, per garantire la massima sicurezza nella compravendita di un immobile.
Categorie catastali
Le categorie catastali sono simboli costituiti da lettere che vengono assegnati a gruppi di immobili aventi caratteristiche simili, sulla base delle loro peculiarità strutturali, costruttive e d’uso.
Tali categorie concorrono al calcolo del valore catastale degli immobili, in quanto determinano i moltiplicatori da applicare alla rendita. L’ordinamento italiano prevede sei categorie catastali:
- La categoria A comprende gli immobili ad uso abitazione e gli uffici (A/10).
- La categoria B comprende gli alloggi collettivi.
- La categoria C include gli immobili ad uso commerciale e vario.
- La categoria D comprende gli immobili a destinazione speciale.
- La categoria E si riferisce agli immobili a destinazione particolare.
- La categoria F comprende le unità immobiliari prive di rendita catastale, poiché non produttive di reddito.
Per esempio, gli immobili che appartengono alla categoria A hanno coefficienti di moltiplicazione inferiori rispetto a quelli delle altre categorie. Al contrario, gli immobili della categoria E hanno coefficienti di moltiplicazione più elevati, a causa delle loro particolari caratteristiche.
Calcolo valore immobile da rendita catastale
Per calcolare il valore catastale di un immobile, è necessario seguire la seguente formula:
La rendita catastale (disponibile sulla visura catastale) deve essere moltiplicata per un coefficiente chiamato moltiplicatore catastale stabilito dalla legge, il quale corrisponde ad una rivalutazione del 5%.
Di seguito la lista coefficienti di calcolo o moltiplicatori catastali:
- 115,50 per i fabbricati uso abitazione con agevolazione prima casa o abitazione principale
- 126 per fabbricati appartenenti al gruppo A e C (con esclusione di A/10 e C/1)
- 147 per i fabbricati delle categorie B
- 63 per fabbricati delle categorie A/10 e D
- 42,84 per i fabbricati appartenenti alle categorie C/1 ed E
- 112,50 per i terreni agricoli non edificabili
Per effettuare il calcolo, sono necessari i seguenti dati:
- Categoria catastale dell’immobile;
- Rendita catastale non rivalutata (reperibile nell’ultima dichiarazione dei redditi, nell’atto notarile di compravendita o presso l’ufficio del catasto);
- È importante notare che la rendita catastale varia in base all’immobile in questione, se è la prima casa o la casa principale, o se invece si tratta di una seconda casa.