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Tutto sul Superbonus 2024: requisiti, benefici e novità

Super bonus 2024 immobili

Durante la conferenza di introduzione della legge di bilancio per il 2024, il Ministro Giorgetti aveva affermato che non ci sarebbero stati cambiamenti nella cessione del credito relativo al superbonus. Tuttavia, la nuova manovra finanziaria del 2024 include una modifica importante: la tassazione sulle proprietà migliorate con il superbonus entro cinque anni dalla fine dei lavori, una sorta di tassazione sulla plusvalenza generata. Ecco le ultime novità e cosa significa questo cambiamento.

Superbonus 2024 ristrutturazioni e plusvalenza 

La bozza della legge di bilancio per il 2024, in attesa di approvazione dal Parlamento, prevede che gli immobili acquistati, ristrutturati e poi venduti entro cinque anni dalla conclusione dei lavori non includeranno, nei costi relativi all’immobile (quindi esclusi dalla plusvalenza), le spese legate agli interventi sostenuti dal superbonus 110.

In pratica, ci sarà una tassazione del 26% sulla plusvalenza ottenuta dalla rivendita di case ristrutturate tramite il superbonus 110. Questo perché le spese non sono state sostenute direttamente dal venditore, ma dallo Stato, e hanno contribuito ad aumentare il valore dell’immobile. L’obiettivo è prevenire la speculazione con il superbonus, evitando che qualcuno ristrutturi la propria casa senza costi (grazie al rimborso dello Stato) e poi la rivenda a un prezzo superiore.

Tassazione sulla plusvalenza dalla cessione del credito

C’è da notare che questa tassazione al 26% si applica solo se si è optato per lo sconto in fattura o la cessione del credito. Non si applica se si è scelto di detrarre le spese nella dichiarazione dei redditi.

La legge di bilancio del 2024 include alcune eccezioni: sono esclusi gli immobili ereditati e quelli usati come abitazione principale del venditore o dei suoi familiari per la maggior parte dei cinque anni precedenti alla vendita.

Mutui prima casa

La scadenza per l’applicazione del regime speciale delle agevolazioni mutui prima casa ,introdotto dal Decreto Legge Sostegni bis (DL 73/2021, convertito con legge 106/2021), è stata posticipata al 31 dicembre 2024.

Questo regime offre una garanzia fino all’80% dell’importo del mutuo per determinate categorie (giovani coppie, famiglie monoparentali con figli minori, inquilini di alloggi IACP, giovani sotto i 36 anni) che abbiano un ISEE fino a 40mila euro annui e richiedano un mutuo oltre l’80% del valore dell’immobile, oneri accessori inclusi.

Per supportare questa iniziativa, sono stati destinati 282 milioni di euro al Fondo di Garanzia per la Prima Casa per il 2024, coprendo sia le nuove richieste di garanzia sia il mantenimento del regime ordinario, con una copertura fino al 50%.

Donazioni immobiliari

In Italia, nel 2022, le donazioni immobiliari hanno raggiunto quasi le 213mila. La recente manovra legislativa ha lo scopo di rivitalizzare il mercato di questi beni, precedentemente stagnante a causa delle preoccupazioni degli acquirenti riguardo possibili rivendicazioni da parte degli eredi legittimi.

Con le nuove disposizioni, il terzo acquirente non è più obbligato a restituire il bene acquistato da una donazione. Invece, è prevista la compensazione finanziaria degli eredi danneggiati, da parte del donatario o, in subordine, dell’acquirente a titolo gratuito.

Locazioni brevi

Per i proprietari che affittano più di un immobile destinato a locazioni brevi, la manovra aumenta l’aliquota dell’imposta sostitutiva, passando dal 21% al 26%.

Questa imposta si applica sui redditi derivanti da contratti di locazione di durata non superiore a 30 giorni. Vale per immobili ad uso abitativo, stipulati da persone fisiche al di fuori dell’esercizio di attività d’impresa, che optano per il regime della cedolare secca (Dlgs 23/2011).

Superbonus

Il Superbonus, che quest’anno ammonta al 90%, vedrà una riduzione al 70% nel 2024. Rimarrà al 110% fino alla fine del 2023 solo per le abitazioni unifamiliari e i condomini che hanno iniziato i lavori nel 2022. Altri incentivi nel settore edile (bonus ristrutturazioni, eco-bonus , bonus verde e bonus barriere architettoniche) sono stati finanziati per almeno un altro anno e quindi continueranno.

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